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martedì 1 dicembre 2015

Distinguersi con stile: la chiave per esser un professionista!

Puoi esser un imprenditore, un artigiano, un ingegnere, un manager, un parrucchiere, un esperto di ristorazione, un neo laureato…tutti con un filo conduttore: abbiamo in mano la nostra professione, il nostro background, il nostro know how da condividere. E’ su questo aspetto, su come esser un professionista di successo, che voglio darti il mio punto di vista!




"Si può riconoscere facilmente il fotografo professionista in mezzo a una folla di turisti: è quello che nasconde la sua macchina fotografica”.  - Roland Topor –

Spesso ci domandiamo cosa vuol dire esser professionale. Studiamo, ci formiamo,  miglioriamo le nostre competenze, rafforziamo il nostro know how al fine di aver un bagaglio efficiente e soprattutto eccellente. Esser solo bravi tecnicamente nel proprio lavoro, qualunque esso sia, non vuol dire esser un bravo professionista. E’ difficile, se non impossibile, spiegare in maniera univoca che cosa significa essere professionali, ma sono sicura che ognuno ha ben chiara la differenza tra chi è professionale e chi non lo è. E’ nei primi anni del ‘900 con la teoria weberiana che inizia a prender piede questo concetto. Con l’introduzione delle figure di supporto (c.d. organi di staff)  che la parola professionista - intesa come persona preparata che ha investito su se stessa- inizia a diffondersi.  A mio avviso, l’unione delle competenze e della propria personalità, unita ad altri fattori che ora vedremo, danno vita al concetto proprio di professionalità.
Essere professionali significa non perder tempo in lamentele, pettegolezzi, vendette, cattiverie: nessun professionista che conosco dedica tempo a queste attività improduttive e inutili. Esser professionali significa quindi, saper riconoscere che in ogni progetto di successo ci sono degli ingredienti di cui la fortuna è solo una piccola parte: per migliorare bisogna saper riconoscere e analizzare gli altri elementi ed imparare ad utilizzarli. Bisogna saper individuare la bravura e le persone di talento, non esser invidiosi, ammirare per imparare. Col tempo ci si migliora, si imparano tante cose come  la conoscenza di se stessi e dei propri limiti; la capacità di costruirsi un proprio metodo; continuare a studiare per arricchirsi; si sviluppa maggiore pazienza al fine di capire di entrare nel mercato solo quando si è pronti; si impara a lavora in gruppo, ecc…

Andiamo a vedere, brevemente,  quali sono gli elementi che rendono vincente un  professionista.

Passione per il proprio lavoro è il valore fondamentale. Amare il proprio lavoro vuol dire non cambiarlo per nessuna ragione, avere sempre la voglia di formarsi, esser motivati, trovare soluzioni innovative e porsi sempre nuove sfide. Oggi avere un lavoro è una fortuna, figuriamoci avere un lavoro che si ama. Certo non è facile, ma se si ha passione, un qualche interesse, è sicuramente più semplice trovare la strada. Alzarsi la mattina, avere la motivazione giusta e soprattutto amare ciò che si fà.
Competenza: ossia specializzarsi ed esser eccellenti nel lavoro che si svolge.
Consultando il dizionario italiano verifichiamo che la radice del termine è quella del verbo latino “competere” che significa andare insieme, far convergere in un medesimo punto, ossia mirare ad un obiettivo. La competenza quindi non è direttamente proporzionale alla quantità di conoscenze e di abilità che possediamo, quanto piuttosto alla capacità di saperli applicare e adattare alle varie situazioni e contesti. Le competenze si formano dall’integrazione tra molteplici risorse interne della persona, costituite in modo particolare da nozioni (sapere) , da abilità (saper fare) ed anche da attitudini e caratteristiche personali (saper essere), unite all’esperienza ed alla motivazione.
Responsabilità. Questo concetto, applicato al mondo del lavoro è molto vasto. Diciamo che non c’è materiale specifico che illustri in modo specifico questo aspetto. Dalle mie conoscenze professionali e sul campo deduco che esser responsabili si può sintetizzare nel  trovare la soluzione migliore, esser nel posto giusto al momento giusto.
Tempestività. Esser tempestivi sul lavoro agire nel momento giusto, valutare tutte le alternative e soluzioni, prendersi cura dei propri clienti.
Presentabilità. Prendersi cura di sé, esser preciso, ordinato ed attento ai dettagli. Parlare nel momento giusto, esser pronto e preparato sull’argomento che si sta affrontando: questo è ciò che rende presentabile – come sinonimo di affidabilità e sicurezza – un professionista.
Dialoga, interagisci ed ascolta.
Puntualità. Soprattutto bisogna esser puntuali, rispettare i tempi e svolgere il proprio lavoro in modo accurato. Fondamentale è dunque investire sempre su stessi, sulle proprie competenze, conoscenze e modus operandi.
Trovare la strada giusta da percorrere, cercare nuove soluzioni, guardare con occhi diversi adattandosi alla situazione ed all’ambiente circostante, rispettare e farsi rispettare, aver la capacità di esser leder e nello stesso tempo gestire il proprio team di lavoro, tener sempre presente i propri valori e la propria personalità: tutti questi fattori, incastrati nel modo giusto rendono, a mio avviso, un professionista eccellente.

“Non esiste alcuna professione in cui non si lavori per il denaro. Il salario, che è comune a tutte, dà a tutte una certa aria di famiglia”  - A. de Tocqueville -


Claudia Siniscalchi – Hr Specialist –


Per Saperne di più...
www.imprenditivo.it
http://it.wikihow.com/Essere-Responsabile
http://www.paoloruggeri.it/public/blog/FORMARE%20RESPONSABILI.pdf
http://www.laviadellafelicita.org/thewaytohappiness/precepts/be-competent.html


http://www.twago.it/blog/10-cose-che-non-possono-mancare-al-libero-professionista/

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